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Formula 2 Story – Dal 1948 ad oggi

Formula 2 Story – Dal 1948 ad oggi
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Le origini della Formula 2 si perdono nella notte dei tempi. Nel 1948 la Federazione Automobilistica Internazionale codificò la Formula 2 come categoria propedeutica alla Formula 1.

Tra i primi vincitori sono piloti leggendari come Alberto Ascari e Nino Farina.

A fine anni ’50 la vettura più apprezzata era la Ferrari Dino 156 . In quegli anni le gare di Formula 2 si correvano assieme a quelle di Formula 1. In alcune gare erano proprio sullo stesso schieramento ma non c’era un campionato internazionale vero e proprio.

Nel 1967 venne istituito il Campionato Europeo. Tra i costruttori presenti in forma ufficiale Brabham e Lotus mentre Ferrari e BMW avevano entrambe un team.

1970

Negli anni ’70 si distinse la Renault ed inseguito la Honda. A fine 1984 la Formula 2 si trasformò in Formula 3000 perché si utilizzavano i 3000 cm, scartati dalla Formula 1 che era passata ai motori turbo.

Altra rivoluzione nel 2005. Il campionato ha assunto il nome di GP2. Ci sono state poi una serie di vicissitudini e dal 2017 la GP2 Series è stata rinominata Fia Formula 2.

I piloti che brillavano in Formula 2, Formula 3000 o GP2 approdavano quasi sempre alla Formula 1.

Tra questi Lewis Hamilton, Nico Rosberg, Charles Leclerc, Pierre Gasly, poi lo scorso anno George Russell, Alexander Albon e Lando Norris.

Per quanto riguarda gli italiani, in passato era quasi automatico il passaggio dei migliori driver dalla classe cadetta alla Formula 1. Nei primi anni ’80 Michele Alboreto poi, ai tempi della Formula 3000, Modena, Sospiri, Capelli, Badoer, Lizzi…

Negli ultimi anni è approdato alla serie regina solo Antonio Giovinazzi. Davide Valsecchi ed Antonio Fuoco non ci sono riusciti nonostante gli ottimi risultati conquistati nella serie propedeutica.

Antonio Fuoco

Fuoco è giovane e può ancora avere delle chance. Chi ci spera ovviamente è anche e soprattutto Luca Ghiotto, attualmente terzo nel Mondiale di F2.

Se un tempo però era quasi automatico venire promossi in F1 adesso è molto più difficile. Il budget conta più del talento.