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Enea Bastianini una stagione per dimostrare il suo valore

Enea Bastianini una stagione per dimostrare il suo valore
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La stagione appena passata ci ha mostrato un nuovo protagonista mondiale, il suo nome è Enea Bastianini. Il suo 2022 è da incorniciare, non solo per le vittorie ma anche per la crescita mostrata. Il finale del 2021 fu in crescendo, ma nessuno si aspettava che il romagnolo potesse mostrare così tanta velocità. Una stagione quella appena conclusa, che ha visto ovviamente dei bassi, ma va sempre ricordato che la Bestia si trovava in un Team satellite. Il tutto però lo rende già un protagonista per il 2023, dove salirà sulla Ducati del Team ufficiale, ma ripercorriamo un po’ tutte le fasi di questo anno di Enea.

Enea Bastianini è un buon pilota, ma nel 2023 sulla rossa salirà Martin…

Lo pensavano tutti, o almeno molti addetti ai lavori. Nel 2023 sulla Ducati del Team ufficiale salirà Jorge Martin. Lo spagnolo della Pramac veniva da un convincente 2021, e stava dimostrando i motivi per cui la scelta doveva ricadere su di lui. L’inizio di stagione, tuttavia, mette a rischio tutto ciò. Bastianini vince in Qatar, per poi rivincere ad Austin. Nel mezzo ci sono i due passi falsi in Indonesia e in Argentina, ma per un ragazzo che corre con una scuderia clienti sono weekend che ci stanno. I risultati fino ad Assen, ovvero la sosta, sono molto negativi, conditi però dalla vittoria in Francia.

La sosta ci dice che il romagnolo è incostante, perché o fa grandi gare oppure cade o finisce massimo decimo. Le tre vittorie però sono molto incoraggianti, anche perché Martin non brilla affatto. Un solo secondo posto, come risultato rilevate, ed una prima parte molto amara. Jorge sarà costretto ad operarsi, al polso destro. Questo mette gli uomini Ducati davanti ad un enigma, il compagno di Francesco Bagnaia per la prossima stagione è incerto. La seconda parte di stagione, quindi, vede accendersi la sfida per vestire di rosso l’anno successivo.  

La piena maturazione di Enea Bastianini

Il ritorno dalla sosta sembra dare a Bastianini tante certezze. Il pilota di Rimini mostra una maturazione convincete, vincendo ad Aragon e salendo altre due volte sul podio. Vero, ci sono anche i due ritiri quelli in Austria e in Australia ma questo ci può stare. Bastianini sembra diventare il vero rivale di Bagnaia, visto che Quartararo arranca con la Yamaha. La Bestia batte in un bel duello Pecco ad Aragon, il neocampione del mondo però, si prende la sua rivincita a Misano. La gara in Malesia vede i due sempre in testa, con Bagnaia che vince ma con Bastianini subito dietro. 

La seconda parte di stagione, quindi, permette al numero 23 di fare un grande salto in avanti. Resta matematicamente aggrappato al sogno iridato, per quasi tutta la stagione. Inutile dire che a Borgo Panigale sono certi, nel 2023 sarà lui a vestirsi di rosso. Una maturazione che nessuno si aspettava ad inizio anno, e che invece grazie al Team Gresini è venuta fuori. Il terzo posto finale è davvero un traguardo inaspettato, ma forse lo sono di più le quattro vittorie stagionali.  

Ora serve un altro step, quello della consacrazione

Quando si cambia team non è mai semplice, soprattutto se si passa da uno quasi “familiare” ad uno ufficiale. Il tempo per ambientarsi ci vorrà, questo vale per tutti. Il momento in cui però riuscirà ad adattarsi potrebbe diventare lo step della consacrazione. Quel passo che servirebbe alla Bestia per puntare davvero in alto. Ora quindi lascia la sua tuta azzurra ed indosserà quella rossa. Il Team Gresini anche ha i suoi meriti, e chissà che non riuscirà a forgiare anche Alex Marquez. Alex due volte campione del mondo è un po’ scomparso in Honda, e chissà che un’ambiente più famigliare, non aiuti anche lui, come è stato per Bastianini.

Riccardo Ventura