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Alessandro Zaccone “Il CEV è poco mediatico ma molto professionale”

Alessandro Zaccone “Il CEV è poco mediatico ma molto professionale”
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Alessandro Zaccone è carico come non mai per questa stagione. Il pilota di Rimini, protagonista nuovamente nel CEV Moto2 con Promoracing, parla delle sue aspettative levandosi anche qualche sassolino dalle scarpe sul suo passato e non solo.

Alessandro, sappiamo che negli ultimi anni hai cambiato l’approccio alle gare e la preparazione. In che cosa consiste questo cambiamento?

“Da un paio di anni a questa parte sono maturato molto, ne vado fiero di questa cosa. Partecipando a campionati di livello è inevitabile che la maggior parte del lavoro venga fatta a casa. Questo inverno ho iniziato ad allenarmi con Dovizioso e ne sto sentendo i vantaggi, mi sta permettendo di migliorare nella dedizione facendomi fare lavori mirati, specialmente con la moto da cross”.

Ti ritieni un pilota scaramantico?

“Non vorrei esserlo però un po’ lo sono. Cerco di mettermi sempre lo stesso guanto prima di entrare in pista, oppure se un week-end di gara inizia bene cerco di indossare sempre lo stesso paio di calzini. È più forte di me”.

Zaccone sul gradino più alto del podio

Hai frequentato i paddock di CIV, World SS600 e CEV. Sono mondi completamente differenti oppure hai trovato degli aspetti in comune tra loro?

“Tra di loro cambiano molte cose. Il CEV è un campionato poco mediatico, molto professionale dove l’obbiettivo primario è vincere per raggiungere il Mondiale. Questo lo differenzia dal CIV in cui la parte mediatica è messa più in risalto. Nel World SS600 la professionalità, ovviamente, è maggiore essendo un Mondiale. Sotto questo aspetto però ho trovato il CEV il migliore in assoluto, perché il pilota si guadagna la stima facendo solo ottimi risultati”.

Cosa non ha funzionato nel World SS600?

“Avevo iniziato molto bene con Kawasaki e il Team Italia però poi ho avuto molta sfortuna, tante cadute e problemi tecnici. L’anno successivo con MV Agusta eravamo partiti molto fiduciosi, ma le cose non sono andate come volevamo. Non riuscivo ad essere competitivo con la moto ed il budget a nostra disposizione era molto poco. Non avendo un ulteriore stanziamento per continuare nel Mondiale ho dovuto cercare altre strade”.

Nel 2018 è arrivata la chiamata di Promoracing.

“È  successo per caso. Il mio sogno era sempre stato quello di passare alla categoria Moto2. Un amico mi ha messo in contatto con il team mentre uno sponsor ha creduto fino alla fine in me dando vita a questa collaborazione. Il giorno di Natale di quell’anno ho avuto la conferma che avrei corso nel CEV Moto2. È stato un bel regalo natalizio. Devo ringraziare in modo particolare il mio sponsor per la fiducia data, altrimenti non sarei qui”.

Lo scorso anno hai chiuso il campionato con una buona quarta posizione, quest’anno sei partito fortissimo vincendo Gara 2 ad Estoril. L’obbiettivo è quello di vincere il titolo CEV Moto2?

“La scorsa stagione abbiamo avuto molti problemi con la moto a livello tecnico, il potenziale però era buono. La gestione all’interno del team però era complicata, eravamo in quattro piloti nello stesso box. Quest’anno invece sono il pilota di punta. Mi trovo in una buona situazione ed il feeling con la squadra è ottimo. Dobbiamo cercare di continuare a lavorare su questa giusta strada e guardare gara per gara per provare ad essere veloci su tutte le piste”.

Andrea Periccioli