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Verstappen e quel tre che è sempre stato nel suo destino

Verstappen e quel tre che è sempre stato nel suo destino
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La giornata di sabato ha un momento per il quale verrà ricordato per sempre: quando Sergio Perez si tocca con Esteban Ocon e Nico Hulkenberg. Il messicano finisce nella ghiaia e così la sua gara sprint termina, come a terminare è la corsa al campionato del mondo piloti della Formula1 2023. Questo perché Max Verstappen, tramite il ritiro del compagno di team, si laurea matematicamente campione del mondo. Un’ufficialità per lui, dato che i punti di margine erano talmente tanti, che poteva fare anche un doppio zero. L’olandese è al suo terzo trionfo in carriera tutti conquistati in sequenza. Grazie a questo ha raggiunto nella classifica di tutti i tempi nomi davvero importanti. Il numero 3 poi, sembrava da tempo nel destino del campione, visto che ha utilizzato il numero 33 dall’esordio in Toro Rosso sino alla gioia di Abu Dhabi 2021, il giorno della prima incoronazione.  

Il 3 che lo accomuna a dei grandi di questo sport

Un mondiale lo si può vincere anche per un’ottima annata, due mondiali si possono vincere perché il mezzo va e non ci sono rivali e nuove sfide, ma tre mondiali si vincono quando si inizia a fare uno scavo tra un gran pilota e pilota che lascia il segno. Questo perché Verstappen con ieri ha raggiunto nella classifica di tutti tempi, campioni che solo a nome fanno paura. Tre titoli in Formula1 lì hanno vinti: Ayrton Senna, Jackie Stewart, Nelson Piquet, Niki Lauda e Jack Brabham. Insomma, raggiungere personaggi del calibro di Senna e Lauda è un orgoglio e un vanto, per ogni ragazzino che decide di intraprendere una carriera nell’automobilismo.

Max aveva quel 3 in testa già dal suo esordio in Formula1 nel 2015 quando era appena un diciottenne. Un piccolo squalo lanciato sin da subito nel grande oceano della massima categoria a quattro ruote. Il piccolo squalo nel tempo è diventato grande, dopo un momento di assestamento dove è cresciuto passando dai suoi sbagli ed ora è lo squalo che fa terrore a tutto l’Oceano. Il primo titolo scalzando il campione del momento Lewis Hamilton, con un duello fino all’ultimo giro del mondiale. Il secondo giunto dopo una partenza alla pari con Charles Leclerc per poi dire:” Ciao, questo è il mio anno della conferma”. Il terzo è arrivando schiacciando tutti i record dei suoi predecessori e annichilendo tutti i suoi rivali, a partire dal primo che si trova dentro il suo box. 

Un numero che per lui è sempre significato tanto

Quando Verstappen giunse in Formula1 e doveva scegliere il numero, lui voleva proprio il 3. Questo numero per ironia della sorte era di Daniel Riccardo, il suo futuro compagno di squadra. Il pilota più vecchio mantiene il numero e così Max doveva sceglierne un altro. La scelta ricadde sin da subito sul numero 33, perché sé un solo 3 è un numero felice, due a detta sua, significa doppia felicità. Decisione che si è rilevata verissima, ma invece di dire una doppia felicità ora bisognerebbe dire, tripla felicità. Questo ci dimostra anche, come i piloti siano molto scaramantici e si attacchino a dei simboli, per cercare di spronarsi o trovare maggiori convinzioni nei propri mezzi.

Questo numero ora va superato, perché un cannibale come lui non si vorrà fermarsi a tre mondiali vinti. La caccia verso il quarto parte già da adesso, da questo finale di stagione 2023, dove vorrà continuare a mettere le sue ruote davanti a quelle dei rivali. Nulla deve far credere che il binomio Verstappen Redbull sia sazio, anzi, bisogna far capire che c’è ancora da fare, per continuare insieme a scrivere pagine storiche in questo sport. Ora ci sarà un dopo, dove bisogna raggiungere nomi davvero incredibili nella classifica di tutti i tempi per titoli mondiali piloti vinti. Perché questo squalo, vuole essere ricordato come il migliore di sempre.   

Prost e Vettel i prossimi obiettivi 

La caccia al quarto titolo porta Verstappen a guardare due mostri sacri. Infatti, quattro iridi sono stati vinti da Alain Prost e Sebastian Vettel. Due piloti che hanno preceduto Max nello scrivere la storia di questo sport e che sono stati battuti da soli altri tre piloti, ecco un’altra volta questo numero. Juan Manuel Fangio si è fermato a 5, mentre su nell’olimpo ci sono Lewis Hamilton e Michael Schumacher a 7. Qualcosa ci fa già intuire, che l’olandese vede sin da subito Alain e Sebastian, ma nella sua mente i piloti da raggiungere sono Lewis e Michael. Questo da domani, perché è giusto che oggi si pensi solo alla festa, dopo un anno vissuto al massimo che lo ha condotto alla riconferma dell’iride mondiale.  

Riccardo Ventura – foto