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George Russell, la prima vittoria non si scorda mai

George Russell, la prima vittoria non si scorda mai
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Una domenica tranquilla di pieno autunno, decide di regalare ad un ragazzo inglese di 24 anni, di nome George Russell, il suo giorno con la storia, entrando in cerchio ristretto di essere umani. Una ricorsa la sua, dopo aver dominato nelle categorie inferiori, si è trovato a costruirsi tutto con una gavetta ai limiti dello snervante. Gli anni in Williams lo hanno forgiato certo, ma lo hanno anche messo ai margini di altri piloti, che si trovavano a correre i loro primi anni in F1, con scuderie molto più performanti. Lo sport però è bello perché concede la rivincita, ed eccola la rivincita, arrivata a San Paolo del Brasile, sulla pista di Interlagos.

Il primo successo

Russell ha costruito la sua prima vittoria in F1 già il sabato, quando ha vinto la gara Sprint. Una vittoria cercata, con quel duello con il campione del mondo Max Verstappen. L’olandese però ha dovuto subire il sorpasso, dopo una stupenda difesa. Il momento in cui passa in testa, l’inglese impone il suo ritmo, capisce che il momento con la storia sta per giungere. Vince la Sprint, ma come sappiamo essa non ha nessun riscontro con l’albo d’oro. Serve giusto a concedere una manciatina di punti ai piloti e portare scompiglio in griglia, in vista della gara domenicale.

Eccola la gara domenicale, dove il britannico parte forte e saluta la concorrenza mostrando il suo passo gara. Perfetto, chirurgico, sembrava essere tornato il George delle categorie propedeutiche. Il momento però dello spavento arriva, entra la Safety Car e il suo compagno Lewis Hamilton gli si riporta sotto i suoi scarichi. Basta un team radio per capire Russell ieri, fa una sola domanda al muretto Mercedes, chiedendo esplicitamente se vogliono la battaglia o la doppietta. La risposta ovviamente non arriva, e il giovane leoncino spinge sin dalla ripartenza, non lasciando margini di speranza al sette volte campione del mondo.

Quella bandiera a scacchi ripaga tutto

George Russell passa così per primo alla bandiera a scacchi, lasciandosi andare a delle lacrime vere sotto il casco. Vere, perché l’attesa per questo giorno è stata tanta, ma alla fine il giovane pilota è riuscito a prendersi il primo riconoscimento della sua carriera. Aldilà di tutte le emozioni, c’è un passaggio che è molto significativo, la videochiamata con Toto Wolff prima del podio. Il direttore esecutivo della Mercedes ha fatto di tutto per tenerlo sulla griglia della F1, perché molti dimenticano, che il pilota stava per salutare la categoria nel 2020.

La stagione 2021 poteva non avere ai nastri di partenza, il campione GP3 e F2 in soli due anni, l’unico a riuscirci ai suoi tempi, emulato solo successivamente da Oscar Piastri. Russell, che era stato capace di mettere dietro piloti come Lando Norris o Nicholas Latifi, non aveva il posto sicuro in F1, a differenza di questi due. La Williams aveva bisogno di soldi, e il pilota di oltre manica non ne aveva. La salvezza è arrivata da Wolff e tutti gli uomini di Stoccarda, che hanno cercato una soluzione per tenere Russell con la casa di Groove, prima del suo passaggio con le frecce d’argento

La gavetta con tanti sacrifici hanno ripagato George Russell

IL 2022 è stato l’anno della liberazione, dopo essere stato sempre nelle retrovie con la nobile decaduta Williams. La Mercedes però, non aveva una grande macchina ad inizio anno, tanto che la W13 era molto indietro. Il lavoro, il non arrendersi mai, lo hanno portato prima alla sua prima Pole Position in Ungheria, e poi al grande traguardo. Ora vorrà prendere confidenza con questa gioia, anche se la concorrenza sarà tosta, perché Hamilton, Verstappen e Leclerc sono ossi duri. Questo pilota ci ha insegnato a non mollare mai, che tutto prima o poi si realizza. George Russell è il 20esimo suddito di sua Maestà a vincere almeno una gara in F1.

Riccardo Ventura

Foto F1