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La Indycar è partita nel segno del team Penske

La Indycar è partita nel segno del team Penske
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Ricordate come partì la stagione Indycar lo scorso anno? Tre vittorie di tre piloti diversi, su tre circuiti di modalità diversa. Questa stagione è partita nel segno del Team Penske, che ha conquistato tre vittorie su tre, con due piloti differenti, Josef Newgarden e Scott McLaughlin. Un inizio davvero promettente per il team Penske, che ha vissuto le ultime due stagioni da vicecampione, e che ora vuole tornare a trionfare nel massimo campionato a stelle strisce.

La partenza della scuderia di Mooresville, è forse migliore di quella della Ferrari in Formula1, che ha conquistato due vittorie su tre appuntamenti. Le dinamiche però sono un po’ diverse, sia con la scuderia del cavallino rampante, sia con la passata stagione di Indy dello scorso anno. La stagione della Indy quest’anno in tre appuntamenti, non ha ancora visto un “circuito classico” (quelli più conformi a noi), avendo corso su due cittadini ed un ovale.

Le tre gare hanno avuto tutte delle variabili, che hanno influito sul corso della gara, basta ricordare domenica scorsa la gara di Long Beach. Il cittadino californiano sembrava nelle mani di Collin Herta e del team Andretti, che però andando a muro ha dovuto alzare bandiera bianca. Gli ingressi della Pace car (la Safety car) sono stati favorevoli per il team della Carolina del Nord. Vista così però, sembra che le vittorie siano state solo di fortuna, ed è evidente che cosi non è.  

Il team trova in Newgarden un pilota affamato, con il quale puntare al titolo. Lo statunitense è due volte vicecampione del mondo consecutivo, e rivuole quell’iride che gli manca dal 2019. Il binomio funziona alla perfezione, e le vittorie sull’ovale e sul cittadino californiano, sono una buonissima iniezione di fiducia. Il motore Chevrolet sembra davvero migliorato e pronto a lottare con Honda, lo scorso anno il marchio statunitense ha ottenuto solo sei successi su sedici appuntamenti.    

La stagione Indycar è ancora lunga, visto che mancano 14 gare da raccontare e da vivere, e i rivali sono pronti a tornare. Il team Chip Ganassi vuole restare campione e Alex Palou lo stesso, lo spagnolo ha centrato comunque due podi in tre gare. Grosjean ha lottato fino alla fine domenica, e con il team Andretti si trova molto bene, Herta chiaramente vorrà recuperare dopo l’errore di domenica.  

Il team Penske quindi si gode il momento, sapendo che la strada è ancora lunga. La Indycar ora si prende una pausa, per tornare nel primo fine settimana di maggio, a Birmingham in Alabama. Maggio sarà anche il mese della gara più importante dell’anno, il 29 maggio ci sarà la 500miglia di Indianapolis.  

Riccardo Ventura