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Yuki Takahashi “Toba può diventare un campione”

Yuki Takahashi “Toba può diventare un campione”
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Il Giappone è la patria delle principali case motociclistiche mondiali. I piloti giapponesi però non brillano da anni.

L’ultimo giapponese Campione del Mondo è stato Hiroshi Aoyama che vinse il titolo iridato classe 250 nel 2009 su Honda del team Scot.

Qualcosa però sta cambiando. Kaito Toba ha vinto la prima prova del Mondiale Moto 3 e stanno emergendo vari piloti. In Italia il Team MotoZoo schiera 6 piloti giapponesi nel CIV mentre la Sic 58 Squadra Corse punta su Suzuki nel Mondiale Moto3. Si guarda, insomma, con rinnovato interesse verso il Sol Levante.  

Per fare il punto sul motociclismo giapponese abbiamo intervistato Yuki Takahashi, per anni uno tra i principali rappresentati del motociclismo nipponico in ambito internazionale.

Mr Takahashi, qual è il più bel ricordo della tua carriera?

“Ho grandi ricordi, tra cui le 2 vittorie nel Campionato del Mondo 250cc, la vittoria in Moto2 e molti podi in quel periodo. Inoltre ho avuto una preziosa esperienza nel 2009, quando ho gareggiato in MotoGP”.

Gareggi ancora?

“Dal 2014 sono tornato a correre nel Campionato Giapponese Road Race Classe GP2 , la classe Moto2 giapponese, con Moriwaki Racing e sono diventato il campione della serie per 2 anni consecutivi 2014 e 2015. Ora gareggio nella classe JSB1000 e nella 8 Ore di Suzuka”.

In Giappone ci sono tante case motociclistiche. Perché è così difficile emergere per i piloti giapponesi?

“Credo che in Giapponese la strada per il Campionato del Mondo sia molto stretta. Dovremmo migliorare la formazione dei giovani piloti per riuscire a vincere costantemente, aumentare la popolarità  ed avere finalmente un campione del mondo”.

First placed Japanese Moto3 rider Kaito Toba of Honda Team Asia. EPA/NOUSHAD THEKKAYIL

Conosci Toba?

·“Sì, certo. È stato il mio collega junior, in Honda”.

Credi che possa diventare un  grande campione?

“Sì, dal momento che ha vinto la prima gara in Qatar, credo che possa diventare un campione”.

Oltre a Toba, ci sono dei giovani piloti promettenti in Giappone?

“Si, sto seguendo un po’ tutti i giovani piloti giapponesi. Non vedo l’ora che possano gareggiare ai massimi livelli”.

Marianna Giannoni