1. Home
  2. Inchieste
  3. Muscioni, il tecnico che progettò l’autodromo di Imola “È uno tra i circuiti più belli del mondo. Zandvoort? È di Grado 2, ad oggi non può ospitare la Formula 1”.

Muscioni, il tecnico che progettò l’autodromo di Imola “È uno tra i circuiti più belli del mondo. Zandvoort? È di Grado 2, ad oggi non può ospitare la Formula 1”.

Muscioni, il tecnico che progettò l’autodromo di Imola “È uno tra i circuiti più belli del mondo. Zandvoort? È di Grado 2, ad  oggi non può ospitare la Formula 1”.
140
0

Il questa settimana si è parlato tanto dell’autodromo di Imola. Il circuito, dopo la morte di Ayrton Senna nel 1994, è stato riprogettato dal sammarinese Giuseppe Muscioni. 

“Imola è uno tra 3 circuiti più belli del mondo. A livello automobilistico credo sia paragonabile solo a Spa e Suzuka – esordisce Muscioni  – è di vecchia concezione, difficile, aggressivo, con  tante variazioni di ritmo. È un circuito per i piloti di talento perché richiede la massima concentrazione. Klass Zwart, proprietario dell’autodromo dell’Ascari Cars, lo ha perfino definito  l’autodromo più bello del mondo”.

Giuseppe Muscioni

La possiamo definire il progettista del circuito di Imola?

 “Posso affermare tranquillamente che l’attuale pista di Imola è al 90 per cento quella che avevo progettato io. L’unica modifica è da metà del rettilineo della Rivazza alla Torre Marlboro.  È stata poi fatta integralmente  la palazzina box e sono stati rifatti totalmente gli asfalti, i drenaggi, i sistemi per la raccolta dell’acqua”.  

È a conoscenza delle vicende di domenica scorsa?

“Ne sono al corrente ma non ero presente ad Imola quindi non posso dare giudizi. Posso solo dire che il circuito, nella mia versione originaria, non aveva mai avuto nessun problema, né con le auto, né con le moto.  Ci aveva corso anche la MotoGP. Ricordo una gara ad Imola sotto un autentico nubifragio e non c’era stato il benché minimo problema.  Funzionava tutto alla perfezione. Poi ci hanno lavorato  Jarno Zaffilli ed Hermann Tilke ”.

Attualmente sta progettando dei nuovi circuiti?

“Collaboro con la  commissione sicurezza della Federazione Automobilistica Internazionale. Sto seguendo, a livello di sviluppo e progettazione, quasi tutti i circuiti della Russia, un nuovo autodromo  in Biolorussia che in futuro potrebbe ospitare la Formula 1, uno in Romania, più il Red Bull Ring in Austria, lo Slovacchia Ring, un circuito in Georgia, l’autodromo di Nuova Delhi…”

Come valuta il ritorno di Zanvoort?  

“Onestamente, male. Semplicemente perché in FIA non abbiamo ancora visto il progetto con le modifiche. Attualmente è un circuito di Grado 2, quindi ad oggi non può ospitare la Formula 1. Per farlo serviranno degli interventi sostanziali”.

 Marianna Giannoni