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E-Motors aprile 2004: Massimo Roccoli, una giovane promessa

E-Motors aprile 2004: Massimo Roccoli, una giovane promessa
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Riproponiamo un articolo pubblicato su E-Motors versione cartacea nell’aprile 2004. L’intervista a Massimo Roccoli

Nella vita non si ottiene nulla senza impegno e Massimo Roccoli lo sa benissimo. Ogni mattina si sveglia all’alba, lavora otto ore come manovale, poi va in palestra o in piscina e trascorre i week-end in pista o sulla moto da cross. Certo, una sera alla settimana esce con gli amici come ogni ragazzo della sua età  “Ma solo nei week-end e quando non gareggio, altrimenti sono stanco – racconta il nuovo astro nascente del motociclismo italiano – Ho un sacco di impegni, tra il lavoro con mio babbo che fa il piastrellista, gli allenamenti, le corse…Da quest’anno faccio anche l’istruttore per la Yamaha”.

Il lavoro paga: a 19 anni Massimo è considerato uno dei giovani più promettenti a livello assoluto nell’ universo 4 tempi ma non si è montato la testa, al contrario, è simpatico, gentile e disponibile. E’ un piacere sentirlo raccontare la sua magica stagione 2003.

“E’ stata fantastica, talmente bella e diversa da quelle vissute in precedenza. In gara ho sempre fatto tutto ciò che volevo. L’episodio più piacevole in pista è stato a Mugello quando a tre giri dalla fine ho sorpassato il mio rivale diretto De Matteis alla curva Casanova Savelli, l’ho salutato e me ne sono andato a vincere mentre fuori dalla pista il momento più emozionante è stato quando nell’ ultima gara a Vallelunga ho visto tutti i miei amici sotto il podio. Erano venuti con un pullman da Rimini a Roma per festeggiare la mia vittoria nel Trofeo Yamaha senza dirmi nulla ”.

Facciamo un passo indietro, come è nata in te la passione per le gare?

“Ho cominciato a correre a 4 anni, in minimoto. I miei genitori hanno fatto dei grossissimi sacrifici, talmente grandi che in certi momenti mi sono sentito in colpa ed ho perfino pensato di smettere per non pesare troppo su di loro a livello economico ma poi la passione era troppo forte ed ho continuato”.

Ed hai incontrato il team Bike Service, una seconda famiglia?

“Già! Ringrazio moltissimo il team per quanto sta facendo per me. Nella squadra c’è un clima famigliare e professionale nello stesso tempo, è l’  ideale per un giovane”.

Dopo il trionfo dello scorso anno sei già un idolo per tanti ragazzini ma tu hai un modello?

“Non ho mai avuto un idolo ma ho sempre stimato tutti perché anche chi arriva ultimo si impegna sempre al massimo. Certo Valentino Rossi rappresenta la perfezione: è bravissimo in tutto e penso che non esista un pilota migliore di lui”.

Un sogno?

“Molti sogni li ho già realizzati, ora non saprei…Anzi, un sogno ce l’ho: è fare il pilota a tempo pieno senza dovermi divedere tra corse e lavoro. Mi piacerebbe partecipare a tutto il Mondiale Supersport”.

E quindi viaggi su viaggi…

“Adoro viaggiare! In febbraio quando siamo andati a fare i test invernali in Francia ho guidato io il camper fin lassù!”.

MG