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Il WSS600 è un campionato bellissimo ma poco seguito dai media. Perché?

Il WSS600 è un campionato bellissimo ma poco seguito dai media. Perché?
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Franco Morbidelli, Danilo Petrucci, Cal Crutchlow…Sono solo alcuni dei campioni che hanno spiccato il volo dalla classe 600: chi dalla Supersport e chi dalla Superstock.

Petrucci nel 2009 è stato tra i principali protagonisti dell’Europeo Superstock 600. Nello stesso anno Crutchlow ha vinto il Mondiale Supersport 600.

Cal Crutchlow Campione del Mondo Supersport

Nel 2013 invece Morbidelli si è laureato Campione Europeo Superstock 600.

Franco Morbidelli

Le 600 di derivazione stradale sono dunque un’ottima scuola per i giovani talenti. Sono moto più economiche delle Moto3 ma altamente formative. La classe Superstock 600 però è svanita, sostituita dalla 300 che va benissimo per i ragazzini ma non appare come un vero e proprio trampolino di lancio per la SBK o la Moto2.

La Supersport 600 regala emozioni, con gare spettacolari ma per pochi intimi. Il campionato ha una buona copertura televisiva ma solo dalle pay tv. A differenza del WSBK non viene trasmesso in chiaro.

A Misano, alla conferenza stampa post gara WSS600, erano presenti appena tre giornalisti. Alcuni forse hanno ascoltato l’audio delle interviste direttamente dalla sala stampa, resta il fatto che l’interesse dei media italiani è minimo.

Le gare del Mondiale Supersport sono entusiasmanti, abbiamo piloti e team italiani ai vertici, ex piloti del motomondiale, però questo campionato non riesce a calamitare l’attenzione del grande pubblico.

Perché?

Ne abbiamo parlato con Fabio Evangelista, il team principal dell’Evan Bros.

Il team Evan Bros festeggia il trionfo a Misano

“Prendiamo atto del fatto che a Misano ci fossero pochi giornalisti ad intervistare i piloti della Supersport – afferma – mi risulta che in altri round i giornalisti fossero in numero superiore. Ciò non toglie che la Supersport non sia, e ritengo non sia mai stata, purtroppo al centro dell’attenzione dei media.

Da sempre è la classe “cadetta” della Superbike e non gode dello stesso seguito della classe maggiore che a sua volta in Italia non raccoglie molto interesse tra i media.

Avviene un po’ come capita in GP dove la Moto2 o la Moto3 non hanno certo lo stesso ritorno mediatico della MotoGP”.

Come se lo spiega?

Al momento le 600 non hanno mercato in Europa. I campionati delle derivate dalla serie sono da sempre legati al mercato ed alle vendite, da cui l’interesse o meno delle case produttrici”.

In Europa, ma potremmo dire nel mondo, le 600 non si vendono più, tanto che per fare un esempio, Honda ha tolto dal mercato la propria CBR600 e ne Kawasaki e tanto meno Yamaha hanno intenzione di mettere in produzioni moto nuove in questa cilindrata”.

Cosa servirebbe per rilanciare a livello mediatico il Mondiale Supersport?

Ritengo che questa domanda andrebbe posta alla Dorna, che essendo il promoter si deve occupare di queste problematiche. Noi non possiamo che continuare a lavorare ad impegnarci per fare del nostro meglio.

Prossimamente pubblicheremo un articolo sulle 600 viste con gli occhi degli appassionati, dei ragazzi che vanno a girare in pista per hobby. Continuate a seguirci.

Marianna Giannoni