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Superbike: la Ducati vola e le giapponesi?

Superbike: la Ducati vola e le giapponesi?
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I primi due appuntamenti della Superbike sono andati in archivio, ed hanno dimostrato ancora una volta, quanto la Ducati sia la moto da battere. Il fine settimana australiano è stato molto simile a quello indonesiano su questo punto, ed ha anche illustrato, come la forbice tra le diverse case sia aumentato. Una realtà che già durante i test era emersa, ma forse in molti si aspettavano qualcosa di diverso, nel momento in cui, il campionato sarebbe iniziato. Cerchiamo ora, di dare uno sguardo a ciò che la pista ci ha detto.

Bautista ci ha preso gusto: è il re della Superbike

Alvaro Bautista ha iniziato la stagione come l’aveva finita, ovvero in modo formidabile. Lo spagnolo non ha concesso quasi nulla agli avversari, commettendo un solo errore. Bautista ha trionfato in tutte le gare lunghe, e vincendo anche una delle due Superpole race, fin qui disputate. Questo ci fa capire che è stato un bottino quasi pieno, dato che ha concesso agli avversari solo la Superpole race in Indonesia, dove è stato protagonista di un errore che si è trasformato in una caduta. 112 sono i suoi punti in appena due round stagionali, e può già contare su un vantaggio sul primo inseguitore di 37 punti

Il pilota sta mettendo in luce tutto il potenziale della Panigale V4 R, che sembra non mostrare nessun punto debole. La Ducati ha lavorato benissimo durante l’inverno, arrivando addirittura a migliorare ciò che nel 2022 sembrava uno svantaggio. Gli uomini di Borgo Panigale sono felici non solo per Bautista, ma anche per gli altri piloti che guidano una rossa. Axel Bassani si sta dimostrando molto solido, mentre Michael Rinaldi ha evidenziato grandi potenzialità con la moto, peccato, che ancora soffra di quella incostanza che da sempre lo perseguita. Danilo Petrucci al suo primo anno in Superbike sembra essersi ambientato benissimo sulla rossa del Team Barni. Insomma, meglio di così non si poteva cominciare. 

Yamaha e Kawasaki, situazioni diametralmente opposte

Dietro, le due case che dovrebbero dare battaglia alla casa italiana, si trovano in due situazioni diverse. La Yamaha ha mostrato dei passi in avanti, anche se non al livello dell’azienda bolognese, ma è comunque migliorata. Lo si evince dal fatto, che ad andare forte non è solo Toprak Razgatlioglu, ma anche Andrea Locatelli. Il turco al momento è secondo nel Mondiale Superbike e può vantarsi della vittoria nella Superpole race in Indonesia, una cosa non di poco conto al momento. L’italiano invece, è partito subito forte, avendo collezionato già tre podi: due terzi posti ed un secondo posto. La R1 quindi, ha fatto un passo in avanti, peccato per lei, che la moto campione del mondo ne ha fatti tre di passi.

La Kawasaki sembra dentro un incubo dal quale non riesce ad uscire. Jonathan Rea dopo il secondo posto nella gara inaugurale, è entrato in un vortice negativo senza fine. Il nordirlandese non è più riuscito a salire sul podio, e in Gara2 in Indonesia è addirittura caduto, segno che il feeling con la moto non c’è. Alex Lowes, tolto il terzo posto conquistato nella SuperPole race indonesiana, sembra un fantasma. Due ritiri già all’attivo, di cui uno stendendo Razgatlioglu, e un ingresso su Loris Baz davvero duro, sono i reali motivi per il quale sappiamo che il britannico è sulla griglia. Certo, Alex potrebbe soffrire più di Rea, le debolezze della Ninja ZX-10R, per questo vogliamo concedere ancora tempo ai piloti, ma non concediamo tempo alla casa giapponese.   

Honda un podio che possa fare da morale

Un fattore da registrare è il podio conquistato in Gara2 in Indonesia da Xavi Vierge con la Honda. La CBR RR-R non è ancora al top, ma qualcosa di buono lo ha illustrato, quello che ora bisogna capire, è sé il podio è arrivato per meriti o solo per circostanze. La BMW è la vera bocciata fino ad ora, non avendo mostrato miglioramenti, l’unica cosa che ha mostrato è stata la delusione di Scott Redding per la M1000RR. Nella categoria SuperSport il dominio anche sembra nelle mani di Ducati, che ha monopolizzato gran parte dei due weekend, vincendo con Nicolo Bulega (due volte) e con Federico Caricasulo. L’unica gara, non marchiata in rosso, è stata vinta da Can Oncu, su Kawasaki.

Il prossimo appuntamento andrà di scena in Olanda, più precisamente ad Assen, il 22 e 23 aprile, che segnerà anche l’inizio della stagione della SuperSport 300.  

Riccardo Ventura

Foto Aruba Racing