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Verstappen, in Giappone l’iride potrebbe diventare realtà

Verstappen, in Giappone l’iride potrebbe diventare realtà
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Max Verstappen a Singapore non è riuscito a chiudere i giochi, anzi è incappato in un finesettimana molto complicato. Il calendario però gli offre subito una nuova possibilità, esattamente 7 giorni dopo. Sul circuito di Suzuka l’olandese potrebbe riuscire a conquistare il suo secondo iride, con molta più facilità rispetto a Marina Bay. Le combinazioni per la conquista sono diverse, e in tutti i casi il destino è pienamente nelle sue mani. Scopriamo un po’ le combinazioni, e come Max arriva a questa gara.

Verstappen arriva a Suzuka con i dubbi sulla sua scuderia

Lo sappiamo, a tenere banco al momento in F1 è la storia del Budget cap. La RedBull, che doveva essere giudicata il mercoledì appena passato, ha visto rimandarsi la sentenza al 10 ottobre. Un rinvio che ha infuocato ancor di più gli animi. Max arriva quindi in Giappone con il peso che riguarda la sua scuderia, ma appunto il suo team, perché lui sicuramente non conosce i bilanci aziendali. Il pensiero che il campione del mondo in carica potrebbe avere è quello di non sapere la sanzione, nel caso in cui ci sarà.

Tutto ciò potrebbe occupare la testa di Verstappen, che però già nello scorso weekend non lo ha influito. Tutti noi sappiamo il motivo della mancata Pole Position. Il team ha sbagliato il conteggio della benzina, fermandolo nel tentativo, della quasi sicura Pole. La gara poi è stata compromessa, visto che il circuito cittadino di Singapore, non è famoso per le grandi manovre di sorpasso che offre. Quindi il numero uno in carica, arriverà in Giappone con il massimo della serenità e convinzione nei suoi mezzi.    

Verstappen è campione nel caso in cui..

Verstappen potrebbe chiudere la partita con diverse combinazioni, ma soprattutto una piace al pilota. L’olandese sarebbe campione nel caso in cui lui vince e fa il giro veloce, indipendentemente dall’andamento dei suoi rivali. Nel caso in cui lui vinca, ma non conquista il giro veloce, per laurearsi campione dovrà piazzare una vettura tra lui e Charles Leclerc. Un secondo posto potrebbe anche andare bene a Max, ma in quel caso Leclerc devesse giungere quinto, mentre il suo compagno di squadra massimo quarto. Ovviamente, nessuno dei due rivali deve fare il giro veloce. 

Un’altra combinazione vede il campione in carica, finire la gara al terzo posto. Qui però i due rivali devono giungere massimo al sesto posto il monegasco, mentre quinto Sergio Perez. La situazione va a scalare, più Max è giù, più i rivali gli devono finire con due macchine davanti per quanto riguarda Sergio e tre per quanto riguarda Leclerc. Altro caso, è se i suoi rivali non arrivano a punti e lui sì. Queste sono le combinazioni con le quali Max Verstappen, potrebbe festeggiare il suo secondo titolo in F1, nel GP del Giappone.

Il Giappone terra di grandi vittorie e duelli

La terra del Sol Levante da sempre ha regalato grandi vittorie iridate, tutti pensano all’alba rossa, ovvero Suzuka 2000. Il giorno in cui Michael Schumacher riportava l’iride a Maranello, dopo 21 anni. Suzuka è stata teatro soprattutto, dei duelli tra Alain Prost ed Ayrton Senna, finiti come sappiamo nel 1989 e nel 1990. La terra nipponica è stata protagonista anche del grande rifiuto, quello di Niki Lauda nel 1976. Quell’episodio si verificò sul vecchio circuito di Fuji, dove durante un violento acquazzone, lo svizzero scese dalla sua macchina, ritirandosi. Lasciando così il titolo nelle mani di James Hunt, che giungendo terzo corono il suo sogno.

Riccardo Ventura

foto SKYSPORT